Polmonite -Sintomi e diagnosi
I sintomi della polmonite non sono “tipici”, per cui possono essere confusi con quelli di altre malattie respiratorie acute come le bronchiti e le infezioni delle prime vie respiratorie: tosse (quasi sempre presente), febbre (quasi sempre presente), brividi e malessere, mancanza di respiro, cefalea, catarro, dolori muscolari, affaticamento, disturbi addominali. La diagnosi si basa sul rilievo da parte del medico dei sintomi suggestivi e sulla visita del torace, che consente di rilevare segni indicativi di polmonite nel 60-70% dei casi e quindi permette di fare diagnosi senza eseguire ulteriori accertamenti.
Tuttavia la presenza dei segni che il medico rileva con l’auscultazione non è costante e talvolta non è rilevabile alcun rumore patologico, specie in caso di polmoniti virali o da batteri atipici (cosiddette polmoniti atipiche primarie). Ulteriori esami sono pertanto utili quando i sintomi fanno sospettare fortemente la polmonite ma la visita medica è normale o solo un po’ dubbia, oppure nei casi in cui si sospetta una polmonite grave o complicata. In questi casi sono utili una radiografia del torace, esami del sangue (emocromo con formula leucocitaria, VES, PCR) e, a volte, esami sierologici per la ricerca degli anticorpi antimycoplasma, antichlamydia, antilegionella. In altri pazienti possono essere richiesti esami colturali del catarro con l’antibiogramma (per identificare il batterio in causa e determinarne la sensibilità agli antibiotici) e la ricerca dell’antigene urinario per la Legionella.
Il ricovero ospedaliero è raramente necessario, ma è raccomandato in presenza di una condizione di insufficienza respiratoria, di dubbi sulla diagnosi rispetto ad altre patologie polmonari non infettive (per esempio un’embolia polmonare), di soggetti in età avanzata o con malattie concomitanti (diabete scompensato, cardiopatie gravi ecc.), oppure con problemi circolatori, in stato di shock, con complicanze extrapolmonari, segni di disseminazione nel sangue di batteri (comparsa di segni di artrite, meningite ecc.) o di disidratazione. Il ricovero è indispensabile anche in caso di soggetti con polmonite estesa a più parti del polmone (polmonite multilobare) o con stato rilevante di affanno con respiro frequente (tachipnea, oltre 30 atti respiratori al minuto), aumento della frquenza cardiaca, riduzione dei valori della pressione arteriosa.
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