Mal di testa -Tanti tipi di mal di testa
Nel passato sono stati utilizzati differenti sistemi classificativi per la diagnosi dell’emicrania e degli altri tipi di cefalea; essi tuttavia si basavano su criteri non uniformi e poco rigorosi. La ricerca scientifica sull’emicrania ha subito una svolta notevole in relazione alla pubblicazione di ben definiti criteri diagnostici formulati nel 1988 dalla International Headache Society (IHS), basati essenzialmente sulle caratteristiche della storia e del modo di presentazione del dolore, nonché sull’esclusione di eventuali malattie come causa del disturbo effettuata mediante la visita del paziente (esame generale e neurologico) e i necessari esami strumentali.
I criteri adottati dal 1988 al 2003 sono stati ulteriormente migliorati sulla base delle nuove acquisizioni scientifiche, portando nel 2004 alla stesura di un nuovo documento: l’International Classification of Headache Disorders (ICHD-II), il quale fornisce precisi criteri opzionali per la diagnosi delle varie forme di cefalea primaria (ossia non legata ad alcuna malattia causale) e secondaria (ossia provocata da una malattia identificabile). Tale classificazione, pur presentando una certa complessità nell’applicazione quotidiana, permette l’uso di un linguaggio comune nella pratica clinica.
Per stabilire se una cefalea è secondaria è necessario individuare un rapporto causa-effetto e una stretta correlazione temporale con una malattia ben definita.
Le cefalee secondarie sono suddivise in: cefalea secondaria a trauma cranico; cefalea attribuita a disturbi vascolari cranici o cervicali, a patologie endocraniche non vascolari, a una sostanza o alla sua sospensione, a infezione o a disturbi dell’omeostasi; cefalea o dolori facciali attribuibili a patologie del cranio, collo, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, denti, bocca o altre strutture facciali o craniche; cefalea attribuita a disturbo psichiatrico; nevralgie craniche e dolori facciali di origine centrale.
Da questa suddivisione si capisce come sia molto importante che chi consulta il medico per chiarire il suo problema di mal di testa riferisca con cura e in modo dettagliato e scrupoloso le caratteristiche del suo disturbo; a questa raccolta di dati seguirà una valutazione clinica generale e neurologica dei fondamentali per identificare gli eventuali segnali d’allarme che suggeriscano la natura secondaria della cefalea e la presenza di una patologia importante. L’identificazione di questi segnali permetterà di indirizzare rapidamente il paziente alle strutture più adeguate per la definizione diagnostica, gli opportuni accertamenti strumentali e i trattamenti più indicati.
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