Ipervolemia
Aumento della quantità di sangue circolante. Se ne distinguono due forme principali, entrambe rare. La prima, a evoluzione cronica, insorge in concomitanza con alcune malattie, come il mieloma multiplo, nelle quali una proteina anomala è presente nel sangue in quantità così elevata che il volume ematico ne risulta aumentato. La seconda, a evoluzione acuta, è dovuta a un’eccessiva perfusione di liquido nelle vene, quale si verifica talvolta in corso di trattamento dell’ipovolemia. L’accresciuto volume ematico aggrava il lavoro del cuore, che deve far circolare una quantità supplementare di liquido: questo fenomeno può comportare un’insufficienza cardiaca (accelerazione del ritmo cardiaco, difficoltà respiratoria o edema polmonare).
Infine, se si accompagna ad anuria (arresto della secrezione di urina) o se il soggetto salta una o più sedute di emodialisi, un’insufficienza renale cronica può dare luogo a un’ipervolemia acuta.
Il trattamento consiste nella cura della malattia in causa o nel rallentamento della perfusione.
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