Ipermelanosi
Accentuazione anomala della pigmentazione cutanea, localizzata o generalizzata, dovuta all’aumento della quantità di melanina contenuta nella pelle. Le ipermelanosi sono riconducibili ad anomalie dei melanociti, cellule epidermiche che sintetizzano la melanina. Se questa si deposita in uno strato molto superficiale, si parla di melanodermia, che conferisce alla pelle un colorito bruno scuro; se invece si deposita in profondità, dà luogo alla ceruleodermia, il cui colorito tipico è grigio ardesia.
Tipi di ipermelanosi
Ipermelanosi con fattori genetici Sono le lentiggini, macchioline brunastre che tendono ad apparire durante l’infanzia e possono localizzarsi in ogni parte del corpo; la macchia mongolica, frequente negli asiatici, di colore grigio bluastro, localizzata nella parte bassa della schiena e le efelidi, che diventano più evidenti con l’esposizione al sole.
Ipermelanosi senza fattori genetici Possono essere dovute ad affezioni ormonali come la malattia di Addison (insufficienza surrenalica cronica) o l’ipertiroidismo, ad affezioni legate a una carenza nutrizionale (pellagra, malattia di Biermer) o a un’insufficienza epatica.
Altre hanno invece un’origine esterna: farmaci (pillola contraccettiva, antibiotici del gruppo delle tetracicline, antimalarici, fenotiazine), agenti infettivi (malaria, amebiasi, pityriasis versicolor), esposizione al sole. Un’ipermelanosi può essere dovuta anche a una malattia cutanea: melanoma maligno, sequele della psoriasi o dell’eczema. Infine il cloasma (maschera gravidica) provoca la formazione di macchie brune sul volto.
Trattamento e prevenzione
Il trattamento è rivolto innanzitutto alla causa, se nota. Negli altri casi, è sempre delicato, in quanto gli agenti depigmentanti (corticosteroidi, vitamina A acida, idrochinone) rischiano di provocare depigmentazioni inopportune. Per evitare che l’anomalia si aggravi, occorre proteggere la pelle con filtri solari.
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