Insonnia -Insonnia: primaria o secondaria?
L’insonnia primaria e quella secondaria (provocata da disturbi psichiatrici) presentano caratteristiche comuni quali la durata minima (per convenzione fissata in un mese) e la difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno da parte del paziente, che percepisce il riposo come non ristoratore e accusa in seguito, durante il giorno, sonnolenza e ripercussioni anche notevoli a livello lavorativo, nella vita familiare e sociale; accanto a queste caratteristiche di fondo sussistono però precise differenze tra i due tipi di disturbo. L’insonnia primaria è sostenuta da un’alterazione di fondo dei ritmi sonno-veglia; insorge tipicamente attorno ai 15-30 anni e tende a cronicizzarsi, a meno che non si instauri un trattamento specifico, che peraltro è tra i più difficili. Scarsi risultati si hanno con i comuni induttori del sonno e con la psicoterapia, mentre sembrerebbero utili le tecniche di rilassamento e l’applicazione di una corretta igiene del sonno.
L’insonnia secondaria è un quadro clinico dovuto a disturbi psichiatrici o all’uso, abuso o dipendenza da sostanze psicoattive, ma può essere dovuto anche a cause organiche, soprattutto associate a dolore (per esempio una frattura).
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