HERPES GENITALE -Evoluzione e complicazioni
La malattia si risolve quasi sempre spontaneamente nell’arco di alcuni giorni, senza lasciare postumi. I sintomi della disfunzione del sistema nervoso autonomo (incapacità a urinare, stitichezza e impotenza nei maschi) costituiscono complicazioni dell’infezione primaria. Proprio nel corso dell’infezione primaria può verificarsi la disseminazione del virus, per via circolatoria, a regioni cutanee diverse da quelle genitali (articolazioni, fegato e polmoni): si tratta di una complicazione che interessa più spesso i soggetti immunodepressi o le donne gravide, ma che talvolta avviene anche in pazienti apparentemente normali dal punto di vista immunologico. Nel corso delle recidive si possono avere invece lesioni extragenitali, tipicamente a carico di natiche, inguine e cosce, a causa della diffusione del virus attraverso i rami nervosi. L’inoculazione diretta è responsabile anche di localizzazioni occasionali alle dita e agli occhi.
Raramente, le ulcere erpetiche possono andare incontro a “superinfezione” da parte di batteri: il virus erpetico può coesistere con batteri del tipo Treponema pallidum ed Haemophilus ducreyi.
La complicanza di gran lunga più frequente dell’herpes genitale è la riattivazione di un’infezione latente dei nervi sacri: da ciò possono originare episodi ricorrenti che di solito sono limitati a una sola sede corporea, di entità più lieve rispetto all’attacco iniziale ma spesso associati a sintomi prodromici anche di grave entità. Nelle infezioni genitali il tasso di recidive è maggiore con HSV2 (80%) rispetto all’herpesvirus di tipo 1 (50%); le recidive hanno un decorso assai vario in quanto a gravità e frequenza, ma possono continuare a manifestarsi per molti anni.
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