Gemello
Ciascuno degli individui nati da un parto gemellare.
Tipi di gemelli
I gemelli veri, detti omozigoti, provengono dalla fecondazione di un unico ovulo da parte di un solo spermatozoo. I feti condividono corion e placenta e per questo vengono detti monocoriali. Sempre dello stesso sesso, hanno patrimonio genetico identico e si somigliano molto. Un trapianto tra gemelli omozigoti non rischia alcun rigetto.
Gli pseudogemelli, detti dizigoti, provengono dalla fecondazione di due ovuli da parte di altrettanti spermatozoi. Hanno ciascuno un corion e una placenta propri e per questo vengono detti bicoriali. Dello stesso sesso o di sesso diverso, non si somigliano più dei normali fratelli e sorelle.
Gestazione e parto
Una gravidanza gemellare si rivela all’ecografia sin dalla sesta o settima settimana. È necessario che la gestante si sottoponga in modo molto regolare a controlli clinici ed ecografici: una volta al mese entro la ventottesima settimana di amenorrea (assenza delle mestruazioni), due volte al mese sino al termine della gestazione, che di norma si colloca intorno alla trentasettesima o trentottesima settimana di amenorrea.
Il parto può avvenire per via naturale, generalmente in anestesia peridurale (la quale, non distendendo il perineo, accelera e facilita le espulsioni successive) e con monitoraggio cardiaco dei due gemelli. Questi possono presentarsi sia nello stesso senso (entrambi in posizione cefalica o podalica), sia con posizioni invertite, uno di testa e uno di piedi, sia trasversalmente. Se, dopo la nascita del primo gemello, il secondo si presenta trasversalmente, l’ostetrico cerca di orientarlo nella posizione favorevole al disimpegno, con una manovra esterna o interna, prima di estrarlo (dopo la rottura della seconda borsa delle acque, nel caso sia presente).
Dopo un parto gemellare, il rischio di emorragia è più elevato. I neonati in generale sono più piccoli degli altri bambini, ma non devono ricevere cure diverse da quelle consuete.
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