Eritema polimorfo
Affezione cutanea caratterizzata da lesioni a forma di coccarda, indice di uno stato di ipersensibilità. Tra le cause dell’eritema polimorfo, noto anche come eritema essudante multiforme, figurano essenzialmente le infezioni virali (herpes, herpes zoster, varicella, influenza, mononucleosi infettiva, epatite B), quelle microbiche (tubercolosi, lebbra) o l’assunzione di farmaci (penicilline, tetracicline, sulfamidici, estrogeni, antinfiammatori). Talvolta l’affezione si accompagna a una malattia sistemica (connettivite), oppure a sarcoidosi, colite infiammatoria, linfoma, cancro profondo. La sua origine rimane sconosciuta nel 30-40% dei casi. Tende a colpire più spesso gli uomini giovani e si manifesta con la comparsa, di solito agli arti, di placche rosse che si estendono. Tali placche assumono in genere l’aspetto tipico di una bolla centrale circondata da un anello di cute depressa e bianca e da un secondo anello disseminato di bolle. Alla manifestazione cutanea si associano febbre e dolori articolari. L’eritema polimorfo può anche comportare complicanze quali congiuntivite e cheratite.
Il trattamento è rivolto soprattutto all’affezione responsabile, se è nota, cui si aggiunge la disinfezione delle bolle; l’assunzione di corticosteroidi per via orale resta molto discussa. Una varietà particolarmente severa di eritema polimorfo, la sindrome di Stevens-Johnson, in cui le lesioni colpiscono la mucosa orale rendendo difficile al paziente alimentarsi, può richiedere interventi rianimativi e l’alimentazione artificiale per via endovenosa.
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