Emottisi
Espulsione dalla bocca di sangue proveniente dall’apparato respiratorio; è dovuta alla rottura di un vaso sanguigno, a qualsiasi livello dell’albero respiratorio, e non va confusa con l’ematemesi (vomito misto a sangue originato da lesioni dell’apparato digerente), né con la presenza di sangue nella bocca connessa a una perdita concomitante dal naso (epistassi deglutita) o a una lesione orale.
Cause
L’emottisi di solito fa seguito a una bronchite cronica infetta, a tubercolosi polmonare, di antica data o recente, a una dilatazione dei bronchi, a un’embolia polmonare oppure a un cancro bronchiale.
Sintomi e segni
Si manifesta con l’espulsione per bocca, durante un colpo di tosse, di sangue in quantità variabile. A seconda dell’entità del fenomeno, si distinguono quattro tipi di emottisi. Nell’emottisi lieve, la più frequente, viene espulso un espettorato nerastro o striato di sangue. Nell’emottisi di media entità, l’espulsione di 10-20 ml di sangue può essere preceduta da un sapore metallico in bocca o da un senso di oppressione nel petto e accompagnarsi a sudorazione copiosa, angoscia o tachicardia.
L’ emottisi abbondante, caratterizzata dall’emissione improvvisa di una quantità di sangue anche di 100-200 ml, si accompagna a difficoltà respiratoria di grado variabile. Può essere fatale.
L’ emottisi cospicua è l’espulsione improvvisa di un grandissimo volume ematico; molto rara, talvolta conduce a morte in pochi istanti. Si riscontra nel cancro dei bronchi allo stadio avanzato, con lacerazione dell’arteria polmonare, in concomitanza con la rottura di un aneurisma arterioso dei polmoni o nell’aspergilloma.
Diagnosi e trattamento
A prescindere dalla quantità di sangue emessa, l’emottisi è un segnale d’allarme importante e deve indurre a consultare il medico o portare all’immediato ricovero in ospedale.
Per precisarne la causa e localizzarne l’origine sono sempre necessarie una radiografia del torace, una broncoscopia e una tomografia computerizzata del torace (o un’arteriografia bronchiale).
Il trattamento della causa ha la priorità. Il riposo, i farmaci antiemorragici e gli ansiolitici sono in genere efficaci. L’emottisi può richiedere l’interruzione di trattamenti che favoriscono il sanguinamento (per esempio con anticoagulanti e acido acetilsalicilico); se abbondante o persistente, può rendersi necessaria l’embolizzazione, consistente nell’obliterazione dell’arteria bronchiale, mediante iniezione di particelle sotto controllo radiologico. In rari casi, quando l’emorragia è resistente e localizzata, può essere indicato l’intervento chirurgico.
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