Ematoma subdurale
Raccolta di sangue nel cranio, all’interno delle meningi. Il versamento di sangue si forma nello spazio sottodurale (ovvero nello spazio tra dura madre e cervello) a seguito di un trauma cranico. Si distinguono due tipi di ematoma sottodurale.
Ematoma sottodurale acuto È conseguenza di un grave trauma cranico (incidente stradale, caduta da un’altezza di molti metri). Compaiono subito turbe della coscienza (sonnolenza, coma) e segni neurologici (paralisi e così via). La diagnosi è confermata dalla TC, che in genere mostra anche una commozione cerebrale (piccole lesioni diffuse). Se l’ematoma è molto voluminoso, il chirurgo opera d’urgenza, in anestesia generale, per svuotarlo. Tuttavia, a causa della commozione associata all’ematoma, il trattamento è preferibilmente medico e rivolto ai sintomi, con somministrazione di farmaci per combattere l’edema cerebrale (mannitolo per via endovenosa). La prognosi dell’ematoma sottodurale acuto è spesso negativa, con una mortalità notevole nonostante il trattamento.
Ematoma sottodurale cronico È riconducibile a un trauma lieve, di cui spesso lo stesso paziente non ha memoria. Dopo un periodo di settimane o mesi, fanno la loro comparsa, associati o meno, cefalee, alterazioni psichiche, rallentamento psicomotorio, disturbi della deambulazione, talvolta un principio di emiplegia o difficoltà di parola (afasia). La diagnosi è confermata dalla TC. La decisione di operare dipende da fattori quali lo stato generale del paziente, il volume dell’ematoma, l’importanza dell’effetto massa alla TC, il periodo più o meno recente a cui risale la lesione (anche questo dato valutabile con la TC). Se non si ritiene di dover procedere chirurgicamente, in linea di principio il trattamento medico (monitoraggio, corticoterapia e così via) permette il riassorbimento dell’ematoma.
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