DIABETE MELLITO -Cause
Nel diabete mellito tipo 1, le cellule del pancreas che producono l’insulina (note come beta-cellule), vengono distrutte verosimilmente in seguito a una risposta autoimmunitaria: l’organismo, cioè, produce anticorpi “contro se stesso”, in questo caso contro le cellule che producono l’insulina. All’origine di questo anomalo fenomeno vi è spesso un’infezione virale (per esempio una parotite). La conseguenza è che la produzione di insulina cessa pressoché completamente e rapidamente, anche se la velocità di distruzione delle beta-cellule è piuttosto variabile, per cui l’insorgenza della malattia può avvenire in alcune persone rapidamente (accade così in genere nei bambini e negli adolescenti), più lentamente negli adulti.
Il diabete mellito tipo 2 si manifesta in genere dopo i 30-40 anni ed è causato dalla combinazione soprattutto di fattori genetici (in alcune famiglie esiste una vera e propria predisposizione al diabete, e circa il 40% dei diabetici di tipo 2 ha parenti di primo grado affetti dalla stessa malattia) e fattori ambientali, quali la sedentarietà e abitudini alimentari errate sia in senso quantitativo, con eccessivo introito di cibi e aumento del peso corporeo, sia in senso qualitativo, con l’utilizzo di cibi ad alto contenuto di calorie e poveri di fibre alimentari.
Il meccanismo che è alla base dello sviluppo del diabete mellito tipo 2, dunque, non è tanto una riduzione della secrezione d’insulina, ma piuttosto una condizione nota come inappropriata secrezione di questo ormone rispetto al suo fabbisogno. Una “insensibilità”, cioè, all’insulina da parte delle cellule-bersaglio, ovvero le cellule che ne hanno bisogno per poter funzionare correttamente e per poter effettuare le operazioniche coinvolgono l’elaborazione degli zuccheri: tale condizione è nota come insulinoresistenza.
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