DEPRESSIONE -I sintomi
La depressione non è un’idea o uno stato esistenziale, ma una malattia che ha alcune caratteristiche come la tendenza a colpire più persone nella stessa famiglia (cosiddetta familiarità), il decorso, l’esito e i sintomi che nel loro insieme alterano le normali funzioni del soggetto.
Le azioni quotidiane divengono progressivamente più difficili e faticose e le fluttuazioni dell’umore determinano un desiderio di chiudersi. La depressione assume carattere di malattia quando cambiano sentimenti e percezioni, si perde interesse verso le attività della vita che non coinvolgono più o non danno più piacere, prevale una sensazione di inutilità, di mancanza di speranza e di tristezza, e lo stesso pianto non è più consolatorio; prevalgono i sentimenti di auto svalutazione, di colpa, indecisione e insicurezza, con pensieri di morte e desiderio di farla finita. Mancano le energie, tutto diventa faticoso, noioso, senza valore e ci si sente privati della propria volontà. Compaiono anche difficoltà a concentrarsi, ad apprendere, a memorizzare e si diventa più distratti.
Le attività che richiedono concentrazione sono molto difficili da realizzarsi e il pensiero, la parola ed i movimenti frequentemente si rallentano, anche se in alcuni casi può prevalere uno stato di agitazione.
Compaiono anche cambiamenti dell’appetito con prevalente perdita ma anche aumento di peso, e con modificazioni del sonno (più classicamente con risveglio nelle prime ore del mattino) o in alcuni casi con ipersonnia durante la giornata. Infine vi è un progressivo scadimento fino all’impossibilità della esecuzione delle prestazioni sociali, relazionali e lavorative.
I sintomi della depressione sono numerosi e, per poter configurare un vero quadro di depressione, devono essere presenti quasi tutto il giorno per un periodo di tempo di almeno due settimane.
Tra i principali:
- sensazione di tristezza, di “sentirsi giù, di cattivo umore” e provare “senso di vuoto”;
- perdita di interesse nelle cose quotidiane per le quali si era soliti provare piacere, interesse, compresa l’attività sessuale;
- rallentamento o irrequietezza e incapacità di stare seduti fermi;
- sentimenti di svalutazione o di colpevolezza, autocommiserazione;
- perdita o aumento di appetito accompagnata da variazioni del peso;
- pensieri di morte come soluzione dei problemi o di suicidio, con tentativi autoaggressivi;
- disturbi del sonno, con difficoltà a prendere sonno o con risvegli frequenti o molto precoci; alle difficoltà di riposo notturno si può associare un eccessivo sonno durante la giornata;
- difficoltà a trovare la concentrazione, a pensare, a ricordarsi, a prendere decisioni;
- senso di mancanza di energie, senso amplificato di fatica e di stanchezza per buona parte della giornata;
- sentimenti di svalutazione di sé e pessimismo eccessivo.
In alcuni soggetti possono anche comparire altri sintomi accessori, quali:
- dolori alla testa;
- malesseri e dolori alla schiena;
- difficoltà digestive, nausea;
- calo del desiderio sessuale;
- sentimenti di disperazione, di solitudine;
- sensazione di inutilità;
- stato continuo di ansia o di preoccupazione;
- scarsa comunicazione ed espressività povera;
- tendenza a rinviare la consultazione del medico.
Nell’infanzia e nell’adolescenza sono riconoscibili alcuni sintomi specifici, come svogliatezza, irritabilità, ridotto rendimento scolastico, disordini alimentari, disturbi del sonno; in particolare, è caratteristico negli adolescenti l’abuso di sostanze (alcol, droghe).
Nell’anziano vi possono essere specifici sintomi quali perdita di memoria, labilità emotiva, disorientamento, che in alcuni casi possono simulare uno stato di decadimento mentale.
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