Ulcere daDecubito -Fattori interni
Alcune variabili sono purtroppo poco modificabili dagli interventi degli operatori: l’età, le malattie neurologiche, il coma, la febbre, la malnutrizione, le terapie con psicofarmaci.
Non bisogna fare l’errore di credere che la febbre esponga di per sé al rischio di ulcere da decubito. Un giovane di 15 anni con l’influenza non corre alcun rischio; il problema può insorgere invece se, insieme alla febbre, compare un’alterazione dello stato di coscienza che causa immobilità.
L’età non è una malattia, ma influisce sulla struttura di tutti gli organi compresa la cute, che si assottiglia, diventa meno resistente alla trazione e tende quindi a guarire più difficilmente.
Le malattie croniche che riducono la mobilità e la coscienza pongono a rischio l’ammalato, quindi i soggetti in coma sono fortemente esposti, così come lo sono quanti soffrono di malattie neurologiche. Anche la malnutrizione è un fattore importante, in quanto le carenze di calorie e di proteine sono collegate alla comparsa di lesioni. Occorre ricordare sempre che l’ulcera è l’effetto, non la causa, quindi l’impegno deve essere tutto rivolto alla prevenzione.
L’organismo umano è un miracolo di ingegneria; esiste infatti un meccanismo fisiologico preziosissimo che ci consente di muoverci nel sonno senza la nostra volontà ed è solo ed esclusivamente il suo danneggiamento temporaneo o definitivo a esporre i soggetti al rischio di sviluppare ulcere da decubito.
Bisogna ricordare, infine, che i fattori interni sono la causa scatenante, quelli esterni la causa precipitante.
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