Cure palliative -A. Alleviare la sofferenza fisica
L’etica personalistica, che si concentra sulla persona e sulla sua dignità, mette in risalto la necessità che il morire dignitoso sia prima di tutto dare la possibilità all’individuo di esprimere le proprie emozioni, formulare richieste e desideri, continuare a essere in relazione con i suoi cari. Nella prospettiva dell’accompagnamento si conferisce valore al tempo del morire e, nella maggioranza dei casi, la sofferenza fisica non costituisce una scelta della persona, ma una condanna conseguente alla “cattiva pratica” degli operatori. Il dolore inchioda nell’isolamento, distrugge ogni possibilità di vivere come persona, di entrare in relazione con il mondo: non è possibile il dialogo né l’esplicitazione dei bisogni, né tantomeno il semplice dedicarsi alla lettura, a guardare i programmi televisivi, ad ascoltare musica e così via. Sedare il dolore costituisce quindi un obbligo fondamentale.
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