Anossia
Insufficiente apporto di ossigeno agli organi e ai tessuti viventi. L’ossigeno si fissa sull’emoglobina (pigmento respiratorio dei globuli rossi) nei polmoni, quindi è trasportato dalla circolazione arteriosa verso i tessuti dell’organismo.
Cause
Possono essere diverse:
- un difetto dell’apparato respiratorio, osservato nell’insufficienza respiratoria e nell’asfissia;
- un difetto cardiaco o circolatorio, per esempio arresto cardiocircolatorio (dovuto generalmente a infarto del miocardio), ipotensione arteriosa maggiore, emorragia o embolia polmonare grave;
- una riduzione anormale del tasso di emoglobina, dovuta a un’anemia profonda o a un’anomalia del fissaggio dell’ossigeno sull’emoglobina, come nell’intossicazione da ossido di carbonio.
Sintomi ed evoluzione
L’anossia tissutale determina cianosi, ma è il cervello l’organo più sensibile: l’anossia cerebrale, la forma più grave, si manifesta in vari modi, con perdita di conoscenza, coma o convulsioni in seguito all’interruzione dell’apporto di ossigeno per alcuni minuti. Il coma postanossico, talvolta prolungato, testimonia il carattere irreversibile di alcune lesioni cerebrali. Gli altri organi, come cuore o reni, sono meglio protetti contro l’anossia.
Trattamento
Il trattamento dell’anossia viene effettuato agendo sulla causa.
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