Angiografia oculare
Esame fotografico per l’ispezione dei vasi del fondo dell’occhio che irrorano la coroide e la retina.
Indicazioni
L’angiografia oculare è essenziale in caso di diabete e per lo studio dell’iride. Può essere richiesta a compimento di un esame del fondo dell’occhio, per fornire informazioni più precise su localizzazione ed estensione delle lesioni osservate.
Tecnica
Prevede l’iniezione di una piccola quantità di mezzo di contrasto, il fluoresceinato di sodio, in una vena periferica, generalmente nella piega del gomito. Il colorante circola nel sangue sino a raggiungere i vasi oculari; a questo punto vengono realizzate le lastre, attraverso filtri appropriati.
L’esame dura circa 15 minuti. Le informazioni fornite sono di tipo statico, cioè precisano lo stato anatomico della vascolarizzazione coroidea e retinica, e dinamico, ovvero mostrano la circolazione del colorante nelle reti vascolari. Recenti tecniche basate sull’uso del computer consentono attualmente di ottenere immagini digitali.
Effetti secondari
Gli inconvenienti sono per lo più lievi (vomito, malessere). Gli episodi di allergia alla fluoresceina, peraltro assai rari, possono essere prevenuti con un trattamento antiallergico.
La visione sfocata e l’abbagliamento causato dalla luce usata per realizzare le lastre, dovuti alla dilatazione della pupille mediante un collirio cicloplegico, possono arrecare fastidio nelle ore che seguono l’esame.
Cerca in Medicina A-Z