ANESTESIA -Anestesia locale
Si basa sulla capacità di alcuni anestetici “locali” di inibire l’attività dei nervi periferici. I prodotti impiegati sono tutti farmaci derivati dalla cocaina, di cui conservano, seppure in maniera molto ridotta, la tossicità neurologica e cardiaca. Iniettati in prossimità dei nervi che interessano la zona dell’intervento, bloccano temporaneamente la trasmissione dell’impulso doloroso al sistema nervoso centrale. Esistono diverse tecniche di anestesia locale a seconda della tipologia dell’intervento chirurgico da effettuare, in quanto può essere necessaria la perdita di sensibilità di un’area più o meno vasta.
L’anestesia topica, ottenuta applicando l’anestetico direttamente sulla zona dell’intervento, determina insensibilità di un’area molto limitata ed è utilizzata principalmente per piccoli interventi di chirurgia oculistica (per esempio con gocce di collirio anestetico) od otorinolaringoiatrica. L’anestesia per infiltrazione si effettua in prossimità di rami nervosi più profondi e consente l’esecuzione di interventi sul cavo orale, sulla cute, sul sottocutaneo e sui muscoli. Un tipo particolare di anestesia per infiltrazione è l’anestesia tronculare che agisce direttamente su singoli nervi.
Altri tipi di anestesia locale, che interessano intere regioni (per esempio un intero arto o tutta la metà inferiore del corpo), determinano insensibilità e transitoria incapacità motoria più o meno completa. Poiché le aree interessate sono più vaste questi tipi di anestesia locale sono classificati come anestesia loco-regionale e consistono nelle procedure elencate di seguito.
- Blocchi dei plessi: si anestetizzano i tronchi nervosi di maggiori dimensioni, poco dopo la loro fuoriuscita dal canale midollare e quando sono ancora raccolti in grossi fasci che contengono più nervi; l’esecuzione di tali blocchi prevede che vengano somministrate micro-stimolazioni elettriche per determinare contrazioni di singoli fasci di muscoli, alla ricerca del punto esatto in cui iniettare l’anestetico. In questo modo si riducono le quantità di anestetico da somministrare migliorandone nel contempo l’efficacia.
- Blocchi epidurali o peridurali: l’anestetico viene iniettato nel canale midollare al di fuori della membrana (dura madre) che racchiude al suo interno il midollo spinale e il liquido che lo bagna (liquor).
- Blocchi spinali: in questo caso l’anestetico viene iniettato direttamente nel liquor in cui è immerso il midollo spinale.
L’effetto dell’anestesia loco-regionale si instaura progressivamente: prima con alterazione della sensibilità termica, poi con formicolii (parestesie) infine con sensazione ingravescente di pesantezza dell’arto. l’effetto viene raggiunto in modo completo dopo circa 15-20 minuti dall’iniezione dell’anestetico, tranne nel caso del blocco spinale in cui l’inizio dell’effetto anestetico necessita di soli due-tre minuti. La durata è variabile a seconda del tipo di anestetico locale usato, (a breve o lunga durata d’azione); una scelta corretta dell’anestetico locale permette non solo la copertura anestetica di tutto l’intervento chirurgico, ma anche di assicurare analgesia nell’immediato postoperatorio.
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