ANESTESIA -Varie
Molto rare al giorno d’oggi le gravi reazioni avverse da farmaci. La difficoltà di intubazione tracheale resta un problema temibile in quanto non solo può compromettere l’esecuzione dell’intervento ma può recare danni anche gravi al paziente qualora si accompagni a difficoltà di ventilazione mediante maschera facciale, con conseguente diminuzione dell’ossigenazione: si tratta però, fortunatamente, di una condizione prevedibile nella maggioranza dei casi e quindi oggetto di valutazione nel corso della visita anestesiologica al fine di predisporre sistemi alternativi (fibroscopia). Attualmente il comportamento consigliato dagli esperti è che, in caso di intervento chirurgico non urgente, il paziente nel quale siano stati effettuati alcuni tentativi infruttuosi di intubazione sia risvegliato e l’intervento sia rinviato. Alle difficoltà di intubazione è collegato anche il rischio di danni ai denti o alla bocca. Nausea e vomito sono ancora abbastanza frequenti, ma più in relazione al tipo di chirurgia che all’anestesia in sé; la maggiore frequenza si osserva nella chirurgia ginecologica. Non di rado compare un fastidio in gola da posizionamento del tubo tracheale.
In ultimo possono comparire danni da compressione di nervi periferici in conseguenza del prolungato posizionamento non corretto degli arti sul lettino operatorio.
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