di Isabella Colombo
Capita soprattutto in estate perché è più frequente camminare a piedi scalzi in luoghi umidi e caldi, come il mare e la piscina, dove il contagio è più facile. I funghi nelle unghie dei piedi (più frequenti di quelli alle mani) colpiscono il 70% delle persone e non sono semplicemente un inestetismo. «Il problema parte da lontano, dall'intestino, e non è altro che la candidosi», assicura Daniela Cimpeanu, naturopata ed esperta in benessere e prevenzione dei disturbi gastrointestinali.
L'onicomicosi, cioè, è uno dei tanti modi in cui la Candida albicans, un fungo che vive nel nostro organismo, manifesta la sua presenza quando è ormai in stato eccessivo di proliferazione.
Per saperne di più, continua a sfogliare il nostro articolo.
DALL’INTESTINO AI PIEDI: PERCHÉ LE UNGHIE SI AMMALANO
La candida, che in condizioni normali è un alleato del nostro organismo perché digerisce gli zuccheri, diventa patologica quando comincia a moltiplicarsi senza sosta.
In genere succede in seguito a un indebolimento del sistema immunitario, magari per una dieta sbagliata, l'uso di antibiotici, problemi intestinali o stress prolungato. «In questo caso, diventa candida sistemica. È allora in grado di attraversare la mucosa intestinale e penetrare nel flusso sanguigno, guadagnando l'accesso a tutti i sistemi del corpo», spiega l'esperta. «Con sintomi "a distanza" come appunto infezione delle unghie, candida vaginale, cistite o dermatite cutanea ascellare e inguinale».
I SEGALI A CUI PRESTARE ATTENZIONE
Eppure, l'infezione da candida si può diagnosticare anche prima che esca fuori dall'intestino a far danni, basta fare attenzione ad alcuni segnali.
«Poiché l'intestino è il primo organo colpito, sono spesso i sintomi digestivi e intestinali ad annunciare il problema, per esempio il gonfiore addominale, una situazione di stipsi alternata a diarrea, dolori addominali, gastrite, alito cattivo o bruciori. E soprattutto quella voglia di zuccheri alla fine di un pasto, anche abbondante: è un segnale di protesta della candida che vuole il suo nutrimento».
COME EVITARE LE PROLIFERAZIONI DEI FUNGHI SULLE UNGHIE
Nessun rimedio a livello topico può guarire del tutto la candidosi perché non basta curare il sintomo, in questo caso l'unghia, se la causa del problema è nell'intestino.
Esistono però dei rimedi naturali che inibiscono la proliferazione batterica lì dove si è manifestata. «Nel caso dell'onicomicosi sono validi per esempio i pediluvi in acqua e aceto di mele oppure gli impacchi di bicarbonato di sodio», consiglia l'esperta.
«Ma più di tutto valgono le regole di igiene e buon senso: non camminare scalzi nei luoghi pubblici, indossare sempre le ciabatte in piscina, tenere le unghie corte, asciutte e pulite, non tagliare o strappate la pelle intorno alle unghie altrimenti i germi penetrano facilmente. Infine, asciugare accuratamente mani e piedi, compresa la pelle tra le dita e indossare calze in cotone».
VIA LE MICOSI CON PULIZIA INTESTINALE E DIETA SANA
Prevenire e curare definitivamente problemi come l'onicomicosi è possibile però partendo da lontano, dall'origine, quindi dall'intestino. «Per ottenere un risultato stabile e duraturo è necessario eliminare le cause che hanno favorito la proliferazione della candida. Con un trattamento che ristabilisca le condizioni di equilibrio.
Prima di tutto serve una pulizia intestinale necessaria per eliminare la flora batterica cattiva e ripristinare il pH intestinale, distruggendo così l'ambiente troppo acido preferito dalla candida. Inoltre, è fondamentale la disintossicazione degli organi "emuntori", cioè intestino, fegato, reni e pelle che hanno il compito di espellere le scorie.
Poi, è bene assumere i probiotici: permettono alla flora intestinale buona di rimpadronirsi dell'ambiente intestinale e ridare forza al sistema immunitario».
Infine, occhio all'alimentazione. «Bisogna ridurre i cibi che squilibrano il sistema immunitario o che sostengono la candidosi, come gli alimenti lievitati, fermentati e lo zucchero raffinato», raccomanda la naturopata. «Quindi via libera a frutta e verdura che aiutano a mantenere un ambiente alcalino. Si possono assumere anche degli integratori alcalinizzanti. Uno di questi è facile da preparare in casa: basta spremere un limone in un litro d'acqua, aggiungere un cucchiaino di bicarbonato e consumare a sorsi entro mezzogiorno».
Le risposte dei nostri esperti
Cara lettrice/caro lettore, le consiglio di rivolgersi ad un medico specialista in scienza dell'alimentazione o ad un servizio di dietetica di un ospedale della sua zona. In questo modo, dopo un'adeg...
Cerca tra le domande già inviate