Primo Soccorso
Problemi genito-urinari
Segni e sintomi
Un’infezione vulvovaginale provoca solitamente la comparsa di perdite intime maleodoranti e più abbondanti rispetto a quelle abituali. Associati alla leucorrea (termine medico che indica appunto l’aumento delle perdite vaginali), spesso compaiono bruciore, prurito, talvolta un vero e proprio dolore e difficoltà nei rapporti sessuali.
Se le perdite si presentano più abbondanti e biancastre, con consistenza simile alla “ricotta”, associate a intenso prurito esterno e interno, ci troveremo verosimilmente di fronte a un’infezione da Candida (un fungo abitualmente presente in vari distretti del nostro organismo che prolifera in modo cospicuo in caso di alterazione dell’acidità vaginale, con produzione abbondante di questo muco biancastro). Se, invece, le perdite si presentano grigiastre o gialloverdastre, schiumose e maleodoranti, associate a prurito più o meno intenso e a bruciore nell’urinare, la causa sarà probabilmente un’infezione da Trichomonas vaginalis. Infine, se le perdite sono abbondanti, filamentose e spesso non associate ad altri sintomi particolari, è più probabilmente presente una vaginite cosiddetta aspecifica.
Cosa fare
Sulle vaginiti si può agire soprattutto a livello di prevenzione, soprattutto se se ne è già sofferto o se si frequantano palestre, saune o piscine e durante la stagione estiva. Per questo, fare riferimento al box “Consigli utili a prevenire le infezioni intime”.
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