Osteopatia
Osteopatia
La formazione osteopatica in Italia
Le prime scuole di osteopatia italiane, nate negli anni ottanta del Novecento, erano frequentate quasi esclusivamente da fisioterapisti e diplomati ISEF; i medici erano pochi, così come gli studenti in medicina. In seguito sono nate anche scuole per medici e scuole a tempo pieno per i diplomati alla scuola media superiore. Se si escludono alcune scuole di dubbia affidabilità, la formazione è lunga perché comporta la frequenza di lezioni teoriche e pratiche. Una scuola a tempo parziale (basata su un certo numero di seminari annuali per un periodo di sei anni) comporta una frequenza di circa 1200 ore, mentre per le scuole a tempo pieno si arriva a circa 4500 ore in cinque anni. Le scuole aperte solo a medici hanno durata inferiore (circa quattro anni) perché tengono conto della formazione universitaria. Un buon osteopata può essere o no un medico: la differenza non la fanno solo le conoscenze di base, ma anche le capacità manuali e la visione globale dell’individuo; è importante però il titolo specifico sia stato rilasciato da una scuola affidabile. Recentemente le associazioni più rappresentative degli osteopati italiani (ROI, AIMO, AIMM, FeSIOs, UPOI) hanno creato il Consiglio Superiore di osteopatia, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento ufficiale della professione nel nostro Paese.