Medicina tradizionale cinese
Medicina tradizionale cinese
Un disegno di vita
Per la cultura cinese antica l’uomo ha come prima responsabilità la sua salute, intesa in modo esaustivo e globale non solo come assenza di sintomi o di malattia, ma come sviluppo di tutte le potenzialità della persona. Il compito affidato a ogni uomo è quello di portare a termine i giorni assegnatigli dal destino con uno stile di vita salutare, in conformità alle leggi del Cielo. Il Santo, esempio vivo di umanità realizzata, è colui che ha saputo compiere tale dovere e in questo modo ha raggiunto la longevità. Tutti gli uomini sono preoccupati per la propria vita, ma spesso non sono coscienti del suo senso, della sua moralità, del suo destino. Una vita senza motivazione, senza un progetto, senza una morale intesa come conoscenza del “saper fare”, è ciò che predispone alla malattia. Mantenersi in salute è quindi prevenire la malattia, ma in senso lato, cercando prima di tutto il proprio “ben-essere”.
Seguendo uno stile basato sull’osservanza delle leggi della natura e dettato dall’imperativo di una ricerca spirituale che porti a una serenità autentica, l’uomo diventa artefice della propria vita e della propria salute, perché diviene capace di preservare l’energia vitale ricevuta alla nascita.
In caso di necessità, al medico viene chiesto di porre rimedio alle disfunzioni dell’organismo non tanto e non solo con la collaborazione del paziente, ma con la preoccupazione costante che il paziente si prenda lui stesso in carico, cioè sia il responsabile ultimo della sua salute: infatti solo il paziente, utilizzando l’aiuto del medico e della medicina intesa in senso globale, può essere l’artefice della propria guarigione, e se non riesce a farlo perché è malato o impossibilitato a muoversi o perché non ha abbastanza conoscenze, il compito del medico è aiutarlo a ritrovare questo ruolo di soggetto della sua salute. In sintesi, nell’atto terapeutico, il ruolo del medico non è di guarire il paziente, ma di curarlo così bene da indurlo a guarire da solo.
La MTC offre i mezzi per accompagnare l’uomo dalla vita alla morte lungo le stagioni dell’esistenza, ponendo rimedio agli squilibri energetici che possono causare malattie. I metodi usati sono molteplici ma, per l’importanza attribuitale, va citata innanzitutto l’agopuntura, capace di modificare il passaggio del soffio-energia nel corpo e di riportarlo in uno stato di equilibrio mediante l’uso, insegnato da una tradizione millenaria, di aghi applicati in determinati punti; si può anche riequilibrare lo stato energetico dell’organismo apportando del calore nelle zone degli agopunti mediante sigari di artemisia (tecnica, antichissima, chiamata moxibustione). Un’altra disciplina importante è la dietetica: da sempre usata per prevenire e curare le malattie, essa si basa sui concetti di “sapore” e “natura” dei cibi, i quali vengono analizzati e studiati in stretta relazione con gli organi. Alla dietetica e all’agopuntura, in caso di necessità, è associata la fitoterapia, che cura con medicamenti vegetali o estratti di natura animale o minerale; vi sono inoltre diverse tecniche di massaggio, come il Tuina, di ginnastica e di respirazione, come il Taiji quan, il Qi gong, il Gong fu, che, grazie a movimenti precisi e particolari, agiscono non solo sul corpo materiale, ma anche sulle circolazioni energetiche per armonizzare i soffi interni e instaurare un corretto rapporto con l’ambiente esterno.
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