Assistere un familiare
Protezione della cute
Lavaggio dei capelli
La persona costretta a letto deve necessariamente essere sottoposta al lavaggio dei capelli nel caso non sia in grado di provvedervi da sola. I capelli hanno un impatto sociale molto alto, nessuno esce di casa con i capelli arruffati quindi, oltre all’aspetto puramente igienico, non è da sottovalutare l’alterazione dell’immagine di sé che comporta una scarsa cura della chioma. Le donne con capelli molto lunghi dovrebbero spazzolarli almeno una volta al giorno. Spazzole e pettini devono avere le setole con le punte smussate onde evitare di lesionare il cuoio capelluto e favorire l’insorgenza di infezioni della pelle. Se il paziente riesce a recarsi in bagno, non sarà difficile effettuare l’igiene sotto la doccia o con il capo reclinato all’indietro nel lavandino.
Il contenitore di raccolta dovrebbe potere contenere molta acqua, per evitare di doversi recare in bagno di continuo per svuotarlo.
Preparare il materiale necessario:
- catino
- acqua calda in una brocca
- shampoo
- traverse monouso impermeabili
- guanti monouso
- asciugamani
- phon
- pettine o spazzola
- vaschetta per shampoo a letto.
Sistemare correttamente il soggetto in modo che stia comodo e non assuma posizioni viziate.
Verificare che la temperatura della stanza sia confortevole. Se il lavaggio viene effettuato a letto, è necessario proteggerne la superficie per evitare che si bagni (utilizzare traverse monouso impermeabili). Procedere poi come segue:
- inumidire i capelli con l’acqua calda e applicare lo shampoo;
- insaponare bene massaggiando il cuoio capelluto con le dita per alcuni minuti (in questo modo si stimola la circolazione a livello cutaneo) e sciacquare abbondantemente;
- ripetere l’operazione se i capelli sono molto grassi o sporchi;
- rimuovere la vaschetta e asciugare bene tamponando con un asciugamano;
- pettinare delicatamente i capelli e asciugare con il phon; questa manovra dovrebbe essere effettuata con la persona in posizione seduta o semiseduta;
- sistemare i capelli secondo le preferenze; se l’ammalato è in grado di muovere la braccia (cioè in caso di pazienti almeno parzialmente autosufficienti) fornirgli magari uno specchio.
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