Esame finalizzato a misurare la pressione oculare.
Indicazioni
La tonometria oculare permette di evidenziare anomali aumenti della pressione oculare (glaucoma) suscettibili di compromettere la visione in assenza di trattamento.
Tecnica
L’apparecchio più utilizzato è il tonometro ad appianamento di Goldmann, installato su un biomicroscopio; si usa anche il tonometro ad appianamento di Perkins, che ha il vantaggio di essere portatile. Questi apparecchi sono composti da un piccolo cono la cui estremità anteriore piatta è posta a contatto con la cornea. Sono collegati, tramite un braccio, a una rotellina graduata, che è ruotata in modo da appoggiare il cono sulla cornea: l’esame consiste nell’appianamento della superficie corneale, normalmente bombata, con una forza uguale alla pressione presente all’interno del globo oculare.
Preparazione e svolgimento
Il medico, dopo aver instillato sulla cornea una goccia di collirio anestetico contenente fluoresceina, fa sedere il paziente davanti al biomicroscopio. Al momento della misurazione della tensione il soggetto deve tenere gli occhi spalancati senza battere le ciglia.
L’esame è indolore e può essere ripetuto diverse volte, in particolare nel corso della definizione delle curve di pressione oculare nelle 24 ore; in tal caso la misurazione si esegue ogni 2-3 ore, con il paziente ricoverato.
Controindicazioni
La tonometria non viene praticata in caso di congiuntivite o di cheratite, per evitare il rischio di infezione.