Pressione oculare
Pressione all’interno del globo oculare. La pressione oculare è regolata dalla secrezione e dall’eliminazione dell’umor acqueo, liquido nutriente della cornea e del cristallino: essa è mantenuta a un livello normale dall’equilibrio tra emissione ed escrezione. Secreto in maniera regolare dal corpo ciliare (porzione intermedia dell’uvea, posta tra coroide e iride), l’umor acqueo viene eliminato continuamente nell’angolo iridocorneale, oppure passa attraverso una specie di filtro, il trabecolato (tessuto traslucido formato da fibre aggrovigliate). Defluisce in seguito nel canale di Schlemm, che ne costituisce il prolungamento, ed esce dall’occhio nelle vene episclerali. La maggior resistenza al deflusso dell’umor acqueo è opposta dal trabecolato.
Esami
La pressione oculare si misura essenzialmente con l’ausilio di un apparecchio detto tonometro ad appiattimento, appoggiato sull’occhio. Valutata in mmHg, il suo valore normale varia tra i 10 e i 20 mmHg, aumenta con l’età e può modificarsi a seconda del momento della giornata, in particolare nei soggetti affetti da glaucoma (aumento della pressione intraoculare).
Patologie
L’aumento della pressione oculare, caratteristico del glaucoma, può essere causato da modificazioni dell’angolo iridocorneale (presenza di particelle, sclerosi del reticolo trabecolare, congiungimento di iride e cornea, aumento della pressione venosa episclerale), che ostacolano l’evacuazione dell’umor acqueo o, più raramente, da un aumento della secrezione di umor acqueo, per esempio nel corso di uveiti. La diminuzione della pressione oculare, o ipotonia, è essenzialmente il sintomo di un’uveite. Talvolta si verifica temporaneamente dopo un’operazione chirurgica all’occhio (glaucoma, cataratta ecc.) e in forma definitiva in caso di atrofia dell’occhio (conseguente a un trauma o a una patologia severa). Questo fenomeno si manifesta con dolore. Il trattamento è quello della causa.
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