L’herpes labiale ha origine da un virus (a DNA) appartenente alla famiglia degli herpesviridae (in particolare alla sottofamiglia degli alpha herpesviridae), vale a dire l’herpes simplex di tipo I (in sigla HSV1); anche l’herpes simplex di tipo II (in sigla HSV2), però, può costituirne la causa.
L’infezione si trasmette tramite il contatto diretto fra due persone (per esempio attraverso i baci o lo scambio di un bicchiere infetto); quasi sempre il primo contatto avviene da bambini. Sulle labbra appaiono vescicole che nella maggior parte dei casi scompaiono senza lasciare cicatrici, ma che hanno tendenza a recidivare in quanto i virus che le provocano rimangono nell’organismo per tutta la vita, spostandosi, attraverso le vie nervose, dalla pelle alle radici dei nervi; in quest’ultima sede i virus rimangono in uno stato di “dormiveglia”, per riattivarsi ai primi segni di debolezza del sistema immunitario. Tra i fattori scatenanti le recidive figurano le malattie infettive (il raffreddore o un raffreddamento, l’influenza), la febbre, gli stress psichici e fisici, l’inizio del flusso mestruale, un’intensa esposizione solare.
Segni e sintomi
Inizialmente, l’herpes labiale si manifesta con sensazione di bruciore, tensione e prurito che interessano le labbra e l’area circostante. Nel giro di poche ore si assiste nella stessa sede alla comparsa di una lesione solitamente unica, sotto forma di una chiazza arrossata e un po’ gonfia (lesione eritemato-edematosa), di modeste dimensioni, che in breve tempo si ricopre di piccole vescicole tese, emisferiche, del diametro di 2-3 millimetri e raccolte a grappolo; tale vescicole hanno un contenuto inizialmente limpido, con un alone periferico arrossato, poi torbido, e nel corso di una settimana si rompono evolvendo in croste giallastre. La confluenza di più vescicole può in alcuni casi dar luogo a una lesione simil-bollosa. Le lesioni erpetiche non lasciano solitamente esiti cicatriziali e hanno una durata inferiore agli 8-10 giorni.
La frequenza con cui si riattiva il virus cambia da persona a persona: molte presentano un’eruzione più volte al mese, altre solo 2-3 volte all’anno; la stessa sede anatomica tende a essere colpita più volte nelle recidive.
Diagnosi
Una lesione da herpes simplex si riconosce alla visita e sulla base dei disturbi riferiti. Nell’infezione erpetica primaria si può anche misurare l’aumento del contenuto degli anticorpi nel sangue, ma raramente si ricorre a questo tipo di accertamenti, in quanto occorrerebbero 15-20 giorni per avere risultati significativi e inoltre perché nelle infezioni recidivanti essi non hanno alcun valore: nella quasi totalità della popolazione adulta, infatti, si registra un aumento del contenuto di anticorpi diretti contro l’herpesvirus nel sangue.
L’infezione da herpes è contagiosa e può diffondersi agli organi genitali o agli occhi. Il pericolo maggiore è la diffusione dell’herpes all’occhio o all’interno della bocca, perciò è importante evitare di grattare le vescicole dell’herpes labiale e di toccarsi gli occhi, ricordare di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone ed evitare il contatto delle labbra con il corpo di altre persone, almeno fino a quando le vescicole non siano completamente scomparse.
Terapia
La terapia è locale e consiste nell’applicazione di una crema specifica, contenente una sostanza antivirale, da applicare sul punto delle labbra in cui si stanno formando le vescicole dell’herpes. La crema deve essere utilizzata il più tempestivamente possibile, quindi proprio nel momento in cui il paziente comincia ad avvertire i primi sintomi (in genere un lieve bruciore localizzato in un punto delle labbra); è consigliabile l’uso di creme protettive specifiche per le labbra, che possono aiutare a lenire il fastidio temporaneo. Se le recidive sono frequenti, e soprattutto nel periodo estivo, è importante proteggere le labbra con un filtro solare ad alto fattore di protezione quando ci si espone al sole intenso e, inoltre, evitare alimenti troppo caldi o troppo freddi che possano provocare fastidio alle aree lesionate. [A.G., T.L.]