Vaccini per l’infanzia -Effetti collaterali
Potremmo, per semplicità, considerare la vaccinazione come l’equivalente di una “finta malattia” che induce l’organismo a reagire producendo difese immunitarie. Di norma tale processo decorre senza alcun problema ma talvolta, con frequenze e intensità diversa a seconda del tipo di vaccino, si possono manifestare delle reazioni che possono essere:
- locali, nel punto di iniezione, con rossore, gonfiore o dolore;
- generalizzate, variabili dal semplice rialzo della temperatura corporea all’irritabilità o sonnolenza fino alla comparsa di alcuni sintomi della malattia, seppure in forma molto attenuata e comunque controllata. Solo con l’uso dei vaccini vivi attenuati le reazioni possono assumere caratteristiche di maggior gravità, riferibili a quelle della malattia, ma la loro frequenza è talmente bassa da giustificare l’adozione del vaccino;
- di tipo anafilattico, nei confronti di alcune componenti del vaccino; difficilmente tali reazioni sono prevedibili, perché molto soggettive, tuttavia avvengono subito dopo l'esecuzione della vaccinazione, e quindi in ambiente attrezzato per intervenire con adeguate contromisure.
Esclusa l’anafilassi, le reazioni avverse, qualora insorgano, possono manifestarsi entro le 48-72 ore ma anche a distanza, come nel caso del vaccino antimorbillo (dopo 8-10 giorni).
Per ridurre al minimo i problemi legati alle reazioni avverse è importante che la vaccinazione sia intrapresa sulla base delle conoscenze della storia sanitaria personale e familiare del bambino e, in caso di precedenti reazioni avverse, che si sospenda il programma vaccinale o si proceda con misure cautelari.
È utile comunque sottolineare come la frequenza di importanti reazioni avverse alla vaccinazione sia molto bassa rispetto ai milioni di dosi che vengono eseguiti nel mondo e che, con i sistemi di comunicazione odierni, la conoscenza di reazioni documentate ai vaccini è molto veloce e determina una modifica altrettanto rapida dei programmi di esecuzione. Purtroppo, per lo stesso motivo succede che presunte reazioni avverse diminuiscano l’adesione della popolazione a vaccinazioni importanti, con conseguenti danni alla salute da mancata prevenzione.
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