Tumori della mammella -Fattori di rischio
Molti fattori di rischio sono stati finora studiati e individuati come responsabili dell’aumento di frequenza del tumore mammario, ma tutti quanti sembrano essere riconducibili a un meccanismo di stimolazione ormonale della mammella che determinerebbe una maggiore sensibilità del tessuto mammario alla trasformazione tumorale, laddove ovviamente sussista una predisposizione all’insorgenza del tumore stesso.
Tra i fattori di rischio si possono distinguere elementi di tipo “costituzionale” (età del menarca ed età della menopausa, obesità, sovrappeso in menopausa, elevati livelli di testosterone ed estradiolo in menopausa) o ambientale (terapie ormonali per la menopausa e pillola estroprogestinica, dieta povera di frutta e verdure, scarsa attività fisica, consumo eccessivo di alcol) e fattori demografici e sociologici, quali l’appartenenza a una classe socio-economica agiata, l’emigrazione in Paesi ricchi nonché l’appartenenza alle popolazioni occidentali.
La maggior parte dei fattori di rischio chiamati in causa purtroppo non è modificabile, ed è per questo che assumono importanza a livello preventivo le buone abitudini di vita, la vigilanza e la prevenzione.
È su queste basi che è nato pertanto il progetto di screening mammografico del tumore della mammella, indirizzato a tutte le donne di età compresa fra i 49 e i 69 anni. Allo stato attuale delle conoscenze la mammografia rappresenta infatti l’unico metodo valido per la diagnosi precoce del tumore mammario.
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