Toxoplasmosi -Come ci si accorge di avere la toxoplasmosi
La maggior parte delle infezioni decorre in modo asintomatico (80-90%). L’infezione può essere congenita o acquisita dopo la nascita.
Infezione congenita Si verifica quanto una donna suscettibile all’infezione (ossia priva di anticorpi contro il toxoplasma) si infetta durante la gravidanza: la gravità della malattia che ne può conseguire dipende dall’epoca della gravidanza in cui si verifica l’infezione; la trasmissione transplacentare è meno frequente nel primo trimestre (15%), ma se ciò avviene, le conseguenze sono più gravi; il passaggio transplacentare è per contro molto più facile nel terzo trimestre (65% circa), ma sovente il neonato alla nascita non presenta segni o sintomi di infezione. Le manifestazioni possono essere di varia natura ed entità: da un lieve danno della vista alla presenza dei quattro sintomi della malattia grave a livello dell’occhio (retinocorioidite, ossia compromissione della retina e della coroide) e del sistema nervoso centrale (idrocefalo, convulsioni e calcificazioni cerebrali). La più comune sequela dell’infezione contratta in gravidanza è la malattia oculare; i parassiti si moltiplicano nella retina causando infiammazione della coroide (retinocorioidite); queste lesioni possono essere presenti alla nascita, ma infezioni più limitate possono riaccendersi anche successivamente, per lo più durante l’adolescenza o anche in epoca adulta.
Infezione acquisita dopo la nascita Decorre per lo più in modo asintomatico; in alcuni casi l’infezione si manifesta con ingrossamento dei linfonodi (linfadenopatia) per lo più a livello del collo, associato a febbre moderata, cefalea, malessere, stanchezza, dolori muscolari; possono coesistere anche esantema maculo-papuloso e ingrossamento del fegato. Molto raramente la malattia assume carattere di maggiore gravità con miocardite, pericardite, epatite, corioretinite. L’infezione si risolve spontaneamente nell’arco di alcune settimane o, raramente, mesi. I linfonodi colpiti mostrano un’alterazione tipica ben riconoscibile all’esame al microscopio. L’encefalite è la più comune manifestazione dell’infezione del soggetto immunocompromesso (per esempio, affetto da virus HIV); possono verificarsi anche compromissione del cuore (miocardite) e dell’occhio (corioretinite).
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