Sclerite
Infiammazione della sclera, tonaca esterna del bulbo oculare corrispondente alla parte bianca dell’occhio. Le scleriti sono relativamente rare perché la sclera non è molto vascolarizzata. Le lesioni si localizzano soprattutto nel limbo sclerocorneale (zona di congiunzione tra cornea e sclera). Questa patologia può manifestarsi in corso di malattia sistemica (sarcoidosi, poliartrite reumatoide) o costituire una manifestazione allergica.
Tipi di sclerite
In base alla localizzazione, se ne distinguono tre tipi.
EpiscleriteInfiammazione dell’episclera, la membrana di rivestimento della sclera, si manifesta con un arrossamento visibile attraverso la congiuntiva, i cui vasi sanguigni appaiono spesso dilatati. Questa patologia, transitoria, molto dolorosa e benigna, guarisce con l’uso di semplici colliri antinfiammatori, ma può recidivare. Talvolta vi si associano noduli violacei delle dimensioni di una lenticchia, dall’evoluzione più lunga ma anch’essa benigna. Spesso l’episclerite accompagna una policondrite atrofica (malattia infiammatoria a carico delle cartilagini).
Sclerite anteriorePiù rara, colpisce appunto la parte anteriore, visibile, della sclera. Il paziente lamenta dolore oculare, esacerbato dai movimenti oculari e della lettura, fotofobia (intolleranza alla luce) e intensa lacrimazione. Una corticoterapia locale fa regredire la malattia nel giro di settimane o mesi. Tuttavia, può residuare un assottigliamento localizzato della sclera e sono sempre possibili recidive (sclerite migrante).
Sclerite posterioreRarissima, si manifesta con un’infiammazione dell’orbita. Sintomi caratteristici sono dolore retro-oculare, cefalea, talvolta diplopia (visione doppia) ed esoftalmo (bulbo oculare sporgente dall’orbita). Una corticoterapia locale fa regredire questa forma di sclerite nel giro di qualche settimana. Tuttavia, possono prodursi aderenze dei muscoli oculomotori.
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