Lombalgia -Il dolore può diventare cronico?
Il mal di schiena cronico costituisce una problematica assai frequente: si stima che circa un soggetto su quattro soffra di lombalgia cronica, condizione che in oltre tre quarti dei soggetti non ha peraltro consentito di identificare una precisa causa. La cronicizzazione è molto più frequente per le lombalgie rispetto alle lombosciatalgie (oltre il 90% delle cronicizzazioni sono da ascrivere infatti a episodi di lombalgia semplice). Il dolore tende a diventare cronico per vari motivi, ma generalmente per l’innesco di un circolo vizioso in cui i fattori che hanno scatenato l’episodio acuto si associano a un decondizionamento generale e a una percezione negativa del dolore, che tende ad aggravarlo. I farmaci antinfiammatori e antidolorifici possono essere di sollievo, ma vanno sempre utilizzati solo per brevi periodi, quando il dolore tende a diventare più intenso del solito e poco tollerabile. Il modo migliore per uscire dal “circolo vizioso” è quello di affidarsi al medico: quest’ultimo potrà attivare un’equipe multidisciplinare, cioè un gruppo di specialisti diversi che si facciano carico del problema e riescano da un lato a rimuovere le cause che hanno scatenato l’insorgenza del dolore, dall’altro a evitare che tali condizioni possano ripresentarsi.
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