Lombalgia -Se il dolore non passa?
Una piccola parte dei pazienti con lombalgia acuta continua a presentare una sintomatologia dolorosa dopo 6 settimane dalla sua insorgenza. Se i sintomi persistono è utile consultare nuovamente il medico di famiglia per un’ulteriore valutazione del caso; si può eseguire una radiografia del rachide lombare, ma non si deve dimenticare che i dati sensibili ai fini della lombalgia sono del tutto occasionali o privi di significato clinico. È molto probabile, per esempio, che dal referto risultino riduzione dello spazio discale, spondilolisi, lombarizzazione o sacralizzazione delle vertebre, ernie di Schmorl, spondiloartrosi, scoliosi moderata o altri distrubi, ma si tratta di quadri di frequente riscontro che non necessariamente sono legati al problema clinico. Per quanto possa apparire paradossale, un’ernia del disco è presente nel 20-30% delle persone sane che non hanno mai sofferto di mal di schiena! Da quanto detto risulta la necessità di affidarsi al medico, il quale dovrebbe sempre confrontare il risultato dell’esame con i sintomi e il quadro clinico del paziente. Solo lui, qualora lo ritenesse necessario, potrà indicare il più corretto percorso diagnostico o la necessità di una valutazione specialistica.
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