Leishmaniosi viscerale
Malattia parassitaria dell’uomo e del cane, provocata dall’infestazione da parte di un protozoo flagellato del genere Leishmania. Le leishmanie vivono e si moltiplicano in alcune cellule del sangue e del midollo osseo, distruggendole.
Frequenza
La leishmaniosi viscerale, frequente nelle regioni tropicali e mediterranee e detta anche febbre epidemica di Assam o kala-azar, colpisce più spesso i bambini che gli adulti. Si stima che vi siano 500.000 nuovi casi ogni anno.
Contaminazione
La leishmaniosi viscerale si trasmette all’uomo e al cane attraverso la puntura di piccoli insetti, i flebotomi. Questi, dopo aver punto l’uomo o l’animale malato, divengono portatori del parassita, che si sviluppa e si moltiplica nel loro organismo.
La contaminazione avviene attraverso il cane domestico.
Sintomi
L’incubazione ha durata assai variabile, da alcune settimane a qualche mese, o persino molti anni, a seconda dello stato immunitario del portatore. I sintomi appaiono progressivamente: dimagrimento, affaticamento, pallore, affanno e soprattutto febbre irregolare e persistente con, nella stessa giornata, picchi di 40-41 °C e cadute della temperatura più o meno rapide. Le dimensioni del fegato e della milza aumentano; talvolta nella regione del collo e delle ascelle divengono visibili linfonodi ingrossati. Il malato accusa anche diarrea e, a uno stadio avanzato della malattia, si formano macchie scure sulla pelle.
Diagnosi
Le analisi del sangue rivelano una diminuzione dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine. La velocità di eritrosedimentazione aumenta; la quantità di proteine nel siero (ricco di anticorpi specifici) cresce considerevolmente. La puntura del midollo osseo o del fegato permette di identificare il parassita, evitando di confondere la malattia con la leucemia acuta.
Trattamento
Si basa sulla somministrazione di pentamidina, antimoniato, stibogluconato di meglumina e amfotericina B, sostanze che impediscono la moltiplicazione delle leishmanie e permettono alle cellule ematiche di fagocitare i parassiti. Di recente è stata dimostrata l’efficacia anti-leishmania anche della miltefosina. Il trattamento è in genere efficace, escluso il caso dei pazienti affetti da AIDS, e deve essere assolutamente intrapreso, perché una leishmaniosi viscerale non curata può risultare mortale. Il cane contagioso deve essere soppresso.
Prevenzione
Nei climi caldi e umidi, si raccomanda di utilizzare insetticidi per uccidere i flebotomi e di dormire sotto una zanzariera impregnata di queste sostanze (gli insetti di piccole dimensioni, infatti, passano facilmente attraverso le maglie). In tutte le regioni a rischio, i cani devono essere vaccinati contro la leishmaniosi viscerale, per evitare la diffusione del contagio.
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