Infezione urinaria -Terapia
L’obiettivo terapeutico consiste nell’eradicazione dell’infezione urinaria, che talora non è possibile raggiungere esclusivamente con i farmaci: in caso di fattori anatomici o patologici predisponenti (malformazioni, reflusso vescico-ureterale, calcolosi, ipertrofia prostatica ecc.) può infatti essere necessario il ricorso a opzioni chirurgiche.
Cistite acuta Idratazione per via orale associata a terapia antibiotica ad ampio spettro (trimetoprim sulfametossazolo o fluorochinolonico di terza generazione) in attesa del risultato dell’urocoltura. In base all’antibiogramma dovrà essere scelto il farmaco più efficace e meno rischioso; nella cistite non complicata sono generalmente sufficienti cicli antibiotici di 3 giorni (anche in monodose); questa strategia terapeutica non va adottata in caso di cistiti recidivanti e/o di coinvolgimento del tratto urinario superiore.
Uretrite Terapia antibiotica ad ampio spettro (trimetoprim sulfametossazolo, fluorochinolonico o tetraciclina), quindi terapia mirata sulla base di eventuali isolamenti colturali; un ciclo antibiotico di 3-7 giorni è generalmente sufficiente per ottenere la risoluzione del quadro clinico.
Pielonefrite acuta Spesso è necessario il ricovero ospedaliero o una terapia antibiotica parenterale (almeno nella fase iniziale) con farmaco ad ampio spettro (cefalosporina di terza generazione, fluorochinolonico, carbapenemico) da adeguare successivamente sulla base del microrganismo isolato dalle indagini colturali; la durata della terapia è variabile a seconda dell’entità del danno renale evidenziabile dalle indagini strumentali (TC e/o RMN) e varia approssimativamente dalle 2 alle 4 settimane; talora e specialmente in caso di ascesso renale è necessario ripetere l’indagine strumentale per decidere se protrarre o meno la terapia; in caso di stato settico è spesso necessario attuare una politerapia antibiotica.
Infezioni urinarie recidivanti Spesso determinate da fattori predisponenti che, se possibile, dovrebbero essere bonificati chirurgicamente, le recidive di IVU sintomatiche vanno trattate con un ciclo antibiotico della durata di almeno due settimane che può essere esteso anche sino a 6-12 mesi in caso di recidiva ulteriore; farmaci a base di mirtillo hanno la proprietà di ridurre l’adesività batterica alle cellule che compongono le pareti delle vie urinarie e, negli ultimi anni, sono stati resi disponibili numerosi prodotti contenenti tale sostanza; in caso di IVU asintomatica, in assenza di condizioni favorenti, ci si può astenere dalla terapia; in caso di IVU in corso di gravidanza i farmaci maggiormente studiati e associati a minor rischio teratogeno sono l’amoxicillina e il ceftriaxone.
[A.M., M.Q., U.M.]
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