Ictus e attacco ischemico transitorio -Trombosi venosa
La trombosi dei seni, possibile causa di infarti cerebrali venosi, non ha una presentazione clinica tipica ma un ampio spettro di modalità di presentazione; nel 70-90% dei casi può essere presente una cefalea, associata o meno ad altri sintomi quali crisi comiziali, deficit focali, compromissione della coscienza, disturbi visivi e, all’esame del fondo dell’occhio, edema della papilla ottica.
Le manifestazioni cliniche possono essere raggruppate in tre categorie: in un terzo circa dei casi si può avere una serie di disturbi riconducibili a un aumento della pressione intracranica (sindrome da ipertensione endocranica isolata); in poco più della metà dei casi possono comparire deficit localizzati delle funzioni cerebrali (deficit focali) e crisi epilettiche che simulano l’ictus arterioso o una lesione espansiva (per esempio un tumore); in una minoranza dei casi compare infine un quadro di diffusa sofferenza delle funzioni cerebrali (quadro di encefalopatia diffusa) con disturbi cognitivi o dello stato di coscienza che simulano un’encefalite o un’encefalopatia metabolica. La presentazione clinica dipende dalla sede e dall’estensione della trombosi.
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