Ictus e attacco ischemico transitorio -Ictus (stroke) ischemico
Si tratta dell’insorgenza improvvisa (ictale) di segni o sintomi riferibili a un deficit localizzato o globale delle funzioni cerebrali, della durata superiore alle 24 ore. Con riferimento al meccanismo che provoca l’ictus si distinguono stroke aterotrombotici (conseguenti all’occlusione di un’arteria per fenomeni di aterosclerosi con ostruzione del vaso), stroke cardioembolici (conseguenti all’ostruzione di un’arteria a causa di un embolo “partito” dal cuore) e stroke che si manifestano a seguito di varie affezioni delle arterie (arteriti, arteriopatia).
La sintomatologia presentata dal soggetto colpito varia a seconda dell’area encefalica affetta dall’insufficiente apporto di sangue: le differenze sono più evidenti a seconda che l’ictus interessi il circolo arterioso anteriore (distretto carotideo) oppure il circolo posteriore (distretto vertebro-basilare).
Si possono peraltro verificare ictus “lacunari”, i quali sono correlati a lesioni causate dall’occlusione di una singola arteria perforante profonda: questi compaiono per lo più in pazienti affetti da ipertensione arteriosa e soltanto in un caso su 4 o su 5 sono sintomatici, mentre nelle restanti manifestazioni restano silenti.
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