Glomerulonefrite acuta
Glomerulonefrite acuta diffusa Processo infiammatorio acuto che coinvolge i glomeruli, caratterizzato da proliferazione endoteliale e mesangiale e spesso da infiltrato leucocitario. La deposizione di complessi antigene-anticorpo solubili è la patogenesi più comune, specialmente dopo infezioni faringee o della cute dovute a ceppi nefrogeni di streptococchi emolitici di gruppo A, endocarditi batteriche e altre infezioni. Una glomerulonefrite acuta può anche far seguito a infezioni minori o essere associata a malattie sistemiche come la porpora di Schönlein-Henoch, il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Goodpasture e la periarterite nodosa. Clinicamente la malattia (nota anche con i nomi di nefrite acuta, glomerulonefrite acuta o nefrite acuta emorragica) può essere caratterizzata da una sindrome nefritica acuta o può essere asintomatica e venire rivelata solo da analisi seriate delle urine.
Glomerulonefrite acuta emorragica benigna Sindrome con ematuria transitoria e proteinuria che consegue a qualsiasi tipo d’infezione, raramente accompagnata da ipertensione, edema o alterazioni della funzionalità renale più che modeste. Questa sindrome può anche rappresentare l’evoluzione di una glomerulonefrite acuta poststreptococcica lieve. La biopsia renale può rivelare la lesione sottostante come una glomerulonefrite proliferativa lieve, diffusa, acuta oppure una glomerulite focale. Quando la sindrome è ricorrente, di solito è associata a una glomerulonefrite mesangiale da IgG/IgA.
Glomerulonefrite acuta postinfettiva Glomerulonefrite acuta che consegue a un’infezione. In alcuni casi può rappresentare una risposta non specifica a un’infezione caratterizzata da una glomerulite focale e da alterazioni urinarie asintomatiche, mentre in altri casi (come nella glomerulonefrite acuta poststreptococcica) può essere correlata a immunocomplessi circolanti.
Glomerulonefrite acuta poststreptococcica. Malattia, più frequente nell’infanzia, caratterizzata dall’improvvisa comparsa di proteinuria, ematuria e cilindruria, spesso associata a ipertensione, alterazioni della funzionalità renale e congestione circolatoria di grado variabile. Compare da 5 a 28 giorni dopo l’infezione causata da un ceppo nefritogeno di streptococchi emolitici di gruppo A. La severità del quadro clinico può variare da alterazioni urinarie asintomatiche fino all’insufficienza renale acuta oligurica. La percentuale di guarigioni è alta, specialmente nei bambini, anche se una glomerulonefrite cronica può far seguito ai casi più gravi. I glomeruli sono diffusamente interessati, con proliferazione delle cellule endoteliali e infiltrazione da parte di leucociti polimorfonucleati. Nei casi più severi sono presenti mezzelune e adesioni fra il ciuffo glomerulare e la capsula di Bowman.
Glomerulonefrite da lupus Ciascuna delle diverse forme di glomerulonefrite che possono intervenire nel corso di un lupus eritematoso sistemico. La glomerulonefrite focale è associata a modesta proteinuria, ematuria microscopica e a riduzione della funzionalità renale. La prognosi è generalmente buona, ma può evolvere verso una insufficienza renale. La glomerulonefrite proliferativa diffusa è più grave ed è caratterizzata da una maggior proteinuria, ematuria, cilindruria, cui si associa la diminuzione della funzionalità renale. Una terza varietà di glomerulonefrite da lupus è la glomerulopatia membranosa diffusa, una quarta la glomerulonefrite membranoproliferativa: entrambe hanno una prognosi intermedia. Queste forme sono glomerulonefriti e arteriti mesangiali da IgA/IgG. Si suppone che la patogenesi di tutte le forme di glomerulonefriti da lupus sia correlata con la presenza di immunocomplessi circolanti. IgG, altre immunoglobuline e componenti del complemento sono facilmente dimostrabili nei glomeruli per mezzo di metodiche di immunofluorescenza. Le frazioni sieriche del complemento sono ridotte nelle forme acute di nefriti da lupus proliferative. I trattamenti con gli ormoni steroidei e con agenti immunosoppressori sembrano essere efficaci. Recentemente la plasmaferesi combinata all’immunosoppressione è apparsa essere una tecnica promettente.
Glomerulonefrite da shunt Glomerulonefrite con una probabile patogenesi da immunocomplessi secondaria a infezione di uno shunt ventricoloatriale, ventricologiugulare o ventricoloperitoneale, realizzato in un bambino, o talvolta in un adulto, per correggere un idrocefalo. La nefrite è caratterizzata da lesioni proliferative diffuse, membranose o mesangiocapillari. I sintomi clinici includono proteinuria, microematuria e insufficienza renale. Il livello sierico di C3 è generalmente basso e il fattore reumatoide e le crioglobuline sono spesso presenti. Il microrganismo infettato è più frequentemente uno stafilococco coagulasi-negativo, ma numerosi altri microrganismi possono essere coinvolti. Una diagnosi precoce e un’appropriata terapia antibiotica sono importanti e possono portare alla guarigione delle lesioni glomerulari.
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