Dolore addominale -Dolore addominale cronico
Cause e caratteristiche Quando si parla di dolore addominale cronico ci si riferisce a un dolore presente da almeno 6 mesi, in maniera più o meno continuativa. Questo disturbo è piuttosto diffuso: alcuni studi condotti negli Stati Uniti hanno evidenziato che circa il 15% dei soggetti soffre di dolori addominali persistenti o ricorrenti, che vengono riferiti allo stomaco o alla parte bassa dell’addome. Il dolore addominale cronico non costituisce solamente un disturbo medico in quanto tale, ma anche una condizione negativa che interviene nella vita lavorativa, sociale e familiare dei pazienti che ne sono affetti. Può dipendere da patologie a carico di diversi organi e può essere sia ricorrente (in questo caso si presenta in maniera ripetitiva ed è alternato a periodi più o meno lunghi di benessere), sia persistente. Tra le malattie intestinali che possono provocare episodi dolorosi ricorrenti vanno citati almeno:
- ▪ l’ischemia, nella quale l’intestino non riceve un apporto sufficiente di sangue a causa di malattie delle arterie che lo irrorano; questo problema è più frequente tra gli anziani e viene in genere peggiorato dai pasti;
- ▪ l’ostruzione, di cui esistono forme ricorrenti;
- ▪ la sindrome del colon irritabile, nella quale gli episodi di dolore sono in genere concomitanti ad alterazioni delle evacuazioni quali diarrea, stipsi o all’alternanza di entrambe.
A carico dello stomaco esistono forme ricorrenti di malattia ulcerosa, con la formazione continua di infiammazioni o di ulcere gastriche o duodenali. Si possono verificare inoltre, in alcuni casi, infiammazioni del pancreas (pancreatiti) o coliche ricorrenti a carico delle vie biliari.
Le donne, specie in giovane età, possono lamentare dolori addominali in concomitanza di ogni ciclo mestruale: tali dolori sono in genere dovuti alla presenza di un tessuto simile a quello che riveste internamente l’utero, ma localizzato in maniera anomala al di fuori di esso, e caratterizzano la patologia detta endometriosi. Per confermare la diagnosi di endometriosi è spesso necessario un intervento chirurgico (che comunque consente anche di rimuovere il tessuto “fuori posto”).
Un dolore addominale persistente nel tempo può essere infine dovuto a una pancreatite cronica, a malattie neoplastiche o alla presenza di ascessi. In alcune situazioni la causa del dolore addominale cronico non può essere definita con i comuni esami diagnostici, ma dipende da un’alterazione nel funzionamento degli organi addominali: si parla allora di sindrome del dolore addominale funzionale.
Dal dottore Anche nel caso del dolore addominale cronico è importante fornire al medico il maggior numero di informazioni che possano risultare utili per identificare le cause del disturbo. Occorre quindi indicare con precisione la sede (talora è anche possibile che il dolore si presenti ogni volta in una sede diversa, ma è importante segnalare anche questo), la durata e l’intensità del dolore; è importante inoltre segnalare eventuali disturbi associati quali febbre, perdita di peso o alterazioni nelle evacuazioni. Sulla base delle informazioni fornite dal paziente e di ciò che ha rilevato durante la visita dell’addome, il medico formulerà alcune ipotesi di diagnosi che guideranno la scelta degli esami di laboratorio o strumentali da effettuare per definire con esattezza la causa del disturbo. Anche in questo caso gli esami disponibili comprendono l’ecografia, la TAC, gli esami endoscopici e, qualora la causa non sia definibile con altre metodiche, la laparoscopia esplorativa. In linea di massima, si preferisce iniziare con gli esami meno rischiosi e dolorosi per il paziente, a meno che segni o sintomi specifici non inducano a far eseguire subito accertamenti più invasivi. La terapia ha lo scopo, quando possibile, di curare in maniera risolutiva la causa scatenante e in tutti i casi di alleviare il dolore. [E.G.]
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