Cuore polmonare
Qualunque stato di sofferenza della parte destra del cuore, essenzialmente del ventricolo, dovuto a un’affezione polmonare.
Tipi di cuore polmonare
Il cuore polmonare acuto si osserva soprattutto nella fase iniziale di un’embolia polmonare grave. Il cuore polmonare cronico può complicare le insufficienze respiratorie croniche: broncopneumopatie ostruttive legate a un consumo eccessivo di tabacco, enfisema diffuso, fibrosi polmonare, tubercolosi estesa e altre patologie che incidono sulla ventilazione, come le conseguenze toraciche della poliomielite, le cifoscoliosi di una certa entità, l’ipoventilazione alveolare.
Sintomi e segni
Consistono nei segni clinici dell’insufficienza cardiaca destra: aumento di volume del fegato, ipertensione venosa, edemi degli arti inferiori. Si aggiungono una distensione delle cavità cardiache destre (misurabile con ecocardiografia Doppler) e ipertensione arteriosa polmonare.
Diagnosi ed evoluzione
La diagnosi si basa sull’osservazione dei segni sopraelencati nel soggetto colpito da una patologia polmonare. Dopo il trattamento, i disturbi connessi al cuore polmonare acuto possono scomparire senza sequele. Al contrario, il cuore polmonare cronico evolve verso un progressivo aggravamento per crisi parallele alla malattia polmonare.
Trattamento
Il trattamento è rivolto alla causa e si basa sull’impiego di anticoagulanti o fibrinolitici nell’embolia polmonare, di antibiotici in presenza di infezioni bronchiali. Talvolta è indicato un trattamento diuretico: occorre inoltre trattare un’eventuale anomalia del ritmo cardiaco. L’ossigenoterapia, prescritta nell’embolia polmonare, deve essere monitorata con particolare attenzione nei soggetti che soffrono di insufficienza respiratoria, in quanto l’ipossia (diminuzione dell’ossigeno nei tessuti) diventa, in questi malati, il principale stimolante del centro di controllo respiratorio.
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