Fibrosi polmonare
Patologia respiratoria cronica caratterizzata da un ispessimento patologico del tessuto polmonare.
Le fibrosi polmonari hanno a volte una causa nota: l’azione di un prodotto tossico (farmaco), di radiazioni (radioterapia), di un microrganismo, di particelle organiche (avicoltura, polmone del contadino) o minerali (ardesia, carbone, silice, amianto). Molto spesso però non è possibile individuare alcuna causa; in questo caso l’affezione viene chiamata fibrosi primaria o fibrosi idiopatica.
Queste malattie si manifestano con disturbi all’inizio molto discreti (dispnea da sforzo), con rantoli (rumori anomali) all’auscultazione e, a volte, con ippocratismo digitale (ingrossamento patologico delle estremità delle dita della mano). L’evoluzione è di solito lenta, ma a lungo termine (parecchi anni) la malattia peggiora sino a portare a insufficienza respiratoria e può avere esito fatale. La terapia si basa innanzitutto sull’eliminazione della causa e sulla somministrazione di corticosteroidi, immunosoppressori e, in caso di insufficienza respiratoria, ossigeno. All’ultimo stadio della malattia, l’unica speranza terapeutica è data dalla possibilità di un trapianto polmonare.
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