Colangiografia
Procedura di radiologia convenzionale che permette di visualizzare la colecisti e le vie biliari, previa iniezione di un mezzo di contrasto iodato. Se ne distinguono vari tipi a seconda delle modalità con cui si ottiene l’opacizzazione.
Colangiografia endovenosa classica Radiografia della colecisti e delle vie biliari in seguito a iniezione endovenosa di un mezzo di contrasto. Questo esame viene praticato quando la colecistografia orale (opacizzazione della colecisti previa ingestione di un mezzo di contrasto in capsule) si rivela insufficiente, o quando la colecisti è stata asportata chirurgicamente; per quanto rapido (1 ora) ed eseguibile senza ricovero in ospedale, viene prescritto solo raramente; le moderne tecniche di imaging (ecografia, TC, risonanza magnetica) tendono sempre più a soppiantarlo, sia per la migliore qualità delle immagini ottenute, sia per l’assenza quasi totale di controindicazioni.
Colangiografia retrogradaRadiografia della colecisti in seguito a introduzione di un mezzo di contrasto per vie naturali attraverso un endoscopio.
Svolgimento
La colangiografia retrograda richiede il ricovero in ospedale e un’anestesia generale leggera, che non addormenti del tutto il paziente. Il medico introduce l’endoscopio per bocca e lo sospinge nel duodeno, dopodiché, attraverso il tubo dello strumento, fa avanzare un catetere sino all’orifizio che collega il duodeno al coledoco e al dotto pancreatico di Wirsung (a livello dell’ampolla di Vater), manovra che gli permette di iniettare il mezzo di contrasto nelle vie biliari e nel dotto pancreatico e di visualizzare queste strutture sullo schermo. Effettua quindi diverse radiografie, che vengono sviluppate nel corso dell’esame, per individuare un’eventuale anomalia, come la presenza di calcoli o di un tumore, e trattarla immediatamente.
Dopo l’esame, il paziente rimane sotto rigoroso controllo medico in ambito ospedaliero per 1-3 giorni e riceve un trattamento antibiotico con l’obiettivo di prevenire il rischio di infezione.
Complicanze
Consistono in un’infezione di vie biliari e pancreas. Benché rare (insorgono soprattutto in caso di intervento terapeutico), impongono una sorveglianza medica dopo l’esame.
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