Carie -Segni e sintomi
La prima manifestazione della carie è rappresentata dalla formazione indolore di una macchia bianca, opalina o lattescente, sulla superficie dello smalto dentario, indice di una sua maggiore porosità.
L’assorbimento di sostanze estranee determina in seguito la pigmentazione bruna della lesione iniziale, che progredisce quindi con la comparsa di fissurazioni, crepe e, infine, vere e proprie cavità che arrivano a interessare la porzione più interna del dente, quella costituita dalla dentina.
La struttura tubulare e la minore mineralizzazione, rispetto allo smalto, della dentina la rendono più vulnerabile alla carie.
All’interno dei tubuli della dentina, inoltre, decorrono i rami terminali delle fibre nervose sensitive, che reagiscono allo stimolo provocato dal contatto con cibi acidi, zuccherati oppure troppo freddi con un dolore di intensità variabile, prolungato, molto simile a quello di una nevralgia.
Il dolore è di norma diffuso a tutta l’arcata corrispondente, più raramente riferito all’arcata dentaria opposta; il dente interessato dalla carie può essere in questo stadio difficilmente localizzabile (pulpite reversibile).
In seguito all’azione delle tossine batteriche, il tessuto della polpa dentale va incontro a un processo infiammatorio: il dolore diviene più intenso (soprattutto in posizione sdraiata), spontaneo e localizzato al dente cariato, che duole alla pressione locale diretta e al contatto con il caldo (pulpite irreversibile).
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