ARTRITI -I nuovi farmaci
Dal momento che in molti pazienti i farmaci sono convenzionali inefficaci o solo parzialmente efficaci, si è visto favorevolmente l’arrivo di una nuova categoria di sostanze anticitochine (in particolare gli anti-TNF): chiamati farmaci biologici, sono ottenuti con sofisticate tecniche di biologia molecolare. Come si è già visto, le citochine maggiormente responsabili dello sviluppo delle artriti sono proprio il TNF e la IL-1. I farmaci anticitochine cercano di inattivare o di inibire queste sostanze, riducendo così l’infiammazione, ma in modo più ampio e completo rispetto a quanto può essere ottenuto con il cortisone o con i farmaci DMARD. Il risultato è che essi riescono a bloccare, oltre che i sintomi, anche l’evoluzione della malattia in modo efficace nella maggior parte dei casi. Anche questi farmaci possono però causare effetti collaterali, per cui devono essere assunti solo in casi selezionati e sotto stretto controllo medico; per questo motivo sono solo pochi i centri autorizzati a prescriverli.
Attualmente, i farmaci biologici più adoperati sono gli anti-TNF, quali l’etanercept (Enbrel®), l’infliximab (Remicade®) e l’adalimumab (Humira®), e l’anti IL-1 (Anakinra®). Sono attualmente in corso di sperimentazione molti altri farmaci dello stesso tipo, ma con caratteristiche diverse.
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