FARMACI BIOLOGICI
Negli ultimi anni si è diffuso l’utilizzo nella pratica clinica dei cosiddetti farmaci biologici, impiegati in una terapia indirizzata a stimolare o frenare la risposta dell’organismo nei confronti di alcune malattie.
Il termine biologici deriva dal fatto che le molecole che compongono tali preparati, prodotte in laboratorio grazie all’ausilio della biologia molecolare, sono capaci di mimare l’azione delle molecole dotate di azione antinfiammatoria che normalmente vengono prodotte dal sistema immunitario del nostro organismo. Più specificatamente, questi farmaci agiscono selettivamente su particolari strutture (dette recettori) o determinate molecole (dette mediatori) coinvolte nei processi infiammatori che sono fortemente correlati a svariate patologie di tipo immunologico o tumorale. I farmaci biologici sono molecole di esclusiva pertinenza ospedaliera e devono essere gestiti da personale esperto.
Gli strumenti di cui la terapia biologica si avvale sono diversi: l’interferone, l’interleuchina-2, diversi tipi di fattori stimolanti le colonie cellulari atte a produrre le cellule del sistema immunitario (globuli bianchi) e gli anticorpi monoclonali.
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