Antimalarico
Farmaco impiegato nella prevenzione a breve termine e nel trattamento della malaria. I principali antimalarici sono l’artemether, l’atovaquone, la clorochina, l’alofantrina, la meflochina, il proguanil e il chinino. La scelta di uno o dell’altro o di una combinazione di più farmaci dipende dall’effetto desiderato (trattamento di un accesso o profilassi del viaggiatore) e dal Paese in cui la persona è stata infettata o in cui deve recarsi. Il parassita sviluppa spesso una resistenza ai farmaci impiegati, in modo diverso a seconda delle regioni. I fenomeni di resistenza sono tenuti costantemente sotto controllo su scala internazionale. La somministrazione avviene per via orale, talvolta endovenosa per il chinino, sempre intramuscolare per l’artemether. Gli effetti indesiderati e le controindicazioni variano in base al prodotto; si osservano spesso disturbi digestivi (nausea), vertigini, cefalea, eruzioni cutanee o allergie più gravi. La meflochina, l’atovaquone e l’alofantrina sono controindicati in gravidanza.
Alcuni antimalarici sono prescritti come antireumatici.
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