Alcol etilico -Dove va la ricerca
La scoperta del resveratrolo e delle altre sostanze antiossidanti contenute nel vino ha indotto a proporre alcune ipotesi: oggi è scientificamente provato, infatti, che una moderata assunzione di vino non fa male, anzi può contribuire alla prevenzione di alcune malattie.
I flavonoidi presenti non solo nel vino rosso ma anche in quello bianco sono essenzialmente catechine, epicatechine, antocianidine, proantocianidine, antocianogeni, tannini (compresi i proantocianidini oligomerici detti oligomeri procianindolici), flavoni, flavonoli e loro glucosidi. Tutti questi polifenoli contenuti nel vino possono interagire in modo sinergico e, a basse concentrazioni, forniscono un’efficace protezione contro l’ossidazione dei grassi e riducono l’aggregazione delle piastrine.
La ridotta incidenza di mortalità da malattia coronarica osservata in uno studio condotto in Francia e in numerosi studi successivi sembra essere dovuta proprio all’effetto cardioprotettivo dell’alcol, che viene spiegato dall’aumento delle lipoproteine ad alta densità (HDL) e dalla ridotta coagulazione piastrinica determinata dalla presenza degli antiossidanti.
A questi effetti si aggiungono poi la vasodilatazione alcolica e l’aumentata attività fibrinolitica che completano gli effetti benefici del vino sul sistema cardiovascolare.
Queste osservazioni hanno indotto una maggiore valorizzazione dei componenti antiossidanti presenti nel vino e fanno ritenere che il quantitativo di antiossidanti presente normalmente potrebbe essere aumentato attraverso una estrazione e purificazione dei prodotti dell’industria enologica. In tale maniera, si otterrebbero estratti più ricchi di antiossidanti, e si riuscirebbe a trasformare una bevanda che ha una storia millenaria in una bevanda nuova e utile alla salute (fortificata o come si usa dire oggi, funzionale). Anche se al momento non ci sono evidenze dirette nell’uomo di un effetto protettivo rispetto al cancro, l’interesse scientifico in questo campo è notevole. Alcuni degli studi più recenti sono orientati sul polmone, ed è stato osservato che nelle cellule bronchiali il resveratrolo ha ridotto l’azione degli idrocarburi che sono responsabili di insorgenza del cancro. [P.P.]
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