AIDS -La pandemia
Venticinque anni dopo le prime segnalazioni, l’AIDS è diventata un’epidemia mondiale; venticinque milioni di persone sono morte dal 1980 e si calcola che, attualmente, vi siano almeno quaranta milioni di persone infette, metà delle quali donne di età compresa tra i quindici e i ventiquattro anni; la diffusione si è attenuata in molti Paesi industrializzati, ma nei Paesi più poveri l’epidemia continua gravissima; ogni giorno si registrano 15.000 nuovi casi, dei quali il 90% nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2006 si sono registrate circa 4,3 milioni di nuove infezioni, delle quali più di 500.000 in giovani sotto i quindici anni di età. Le aree maggiormente colpite sono l’Africa subsahariana (in ben sette Paesi i soggetti ammalati superano il 25% della popolazione), l’India, il Sud Est asiatico, con un forte incremento in Cina e nelle Repubbliche dell’ex Unione Sovietica. L’Italia è il secondo paese in Europa per numero di persone contagiate, dopo la Spagna, con circa 111.000 unità e un numero annuale di nuovi contagi stimato tra i 3000 e i 4000. Essendo fondamentalmente una malattia a trasmissione sessuale, l’infezione da HIV è distribuita in maniera equa tra soggetti di sesso maschile e soggetti di sesso femminile, anche se in alcuni Paesi vi è una prevalenza nei maschi, legata al contagio per via omosessuale.
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