Sostanza chimica derivata dall’acido nitroso. I nitriti trovano impiego come fertilizzanti in agricoltura e come materia prima in ambito industriale.
Intossicazione
Il rischio di intossicazione è legato all’assunzione di acqua contaminata o all’inalazione dei vapori che si sprigionano dai nitriti in ambiente acido. Queste sostanze trasformano l’emoglobina in metemoglobina, inadatta al trasporto dell’ossigeno, ed esercitano un’azione vasodilatatrice, ossia aumentano il diametro dei vasi sanguigni. In caso di intossicazione, si osservano cianosi, segno di un’ossigenazione insufficiente, ipotensione con ritmo cardiaco accelerato, cefalea, disturbi digestivi (vomito) e distress respiratorio che può sfociare, se l’intossicazione è acuta, in asfissia. Il trattamento, oltre a essere rivolto ai sintomi (respirazione artificiale e così via), si basa sulla lavanda gastrica e sull’iniezione di blu di metilene. I derivati nitrosi organici, o nitroderivati, potenti vasodilatatori, trovano impiego nel trattamento dell’angina pectoris.