Tumefazione localizzata della ghiandola tiroide. La presenza di uno o più noduli nella tiroide, in genere benigni, è molto frequente, soprattutto nella donna.
Sintomi e segni
Un nodulo della tiroide non comporta quasi mai sintomi e viene scoperto fortuitamente, mediante palpazione o durante un’ecografia cervicale. Se è voluminoso, provoca problemi cervicali, mentre più rari sono i disturbi alla voce o alla deglutizione e il fastidio respiratorio.
Diagnosi e trattamento
L’ecografia, oltre a essere utile per precisare la natura solida, cistica o mista (semiliquida) del nodulo, è in grado di evidenziare altri piccoli noduli impalpabili. La scintigrafia, sempre necessaria, valuta la fissazione dello iodio sul nodulo e l’aspetto del resto del parenchima (tessuto funzionale tiroideo). Un nodulo che fissa lo iodio meno del tessuto circostante è detto freddo; uno che lo fissa di più è invece detto caldo.
Un nodulo freddo, solido o misto, è quasi sempre benigno (90% circa dei casi). L’esame microscopico del contenuto del nodulo in seguito ad agoaspirato permette di porre la diagnosi. L’ablazione chirurgica non è sistematica per ogni nodulo freddo, ma dipende dalla sua eventuale malignità.
Un nodulo caldo implica un rischio di ipertiroidismo (aumento della secrezione degli ormoni tiroidei, con tachicardia, tremore, termofobia e dimagrimento). Il trattamento è sistematico: ablazione del nodulo e radioterapia metabolica (somministrazione di una dose unica di iodio 131).
Sorveglianza e prognosi
Il monitoraggio clinico o ecografico del nodulo deve essere regolare (annuale).
La prognosi dei noduli è eccellente.