Specialità chirurgica rivolta al trattamento delle malattie del sistema nervoso. Questa branca della chirurgia deve molto all’opera del britannico Victor Horsley (1857-1916), che eseguì importanti esperimenti di vivisezione, interventi di trapanazione del cranio e la prima escissione di un tumore del midollo spinale. Anche lo statunitense Harvey Williams Cushing (1869-1939) diede un impulso notevole alla neurochirurgia, compiendo progressi nella chirurgia dell’ipofisi e dei tumori cerebrali.
Negli ultimi 20 anni, la neurochirurgia ha esteso le proprie indicazioni a interventi di vario tipo, come l’ablazione di tumori o malformazioni vascolari (aneurisma, angioma), la resezione di alcuni nervi nel trattamento del dolore cronico, operazioni volte a sopprimere movimenti anomali (tremori severi) o crisi epilettiche resistenti ai farmaci. Si sono compiuti notevoli progressi, in particolare grazie alle conquiste tecniche: intervento con microscopio operatorio (microchirurgia), distruzione delle lesioni con il laser, metodo radiologico di stereotassi (tecnica molto sofisticata per l’individuazione di strutture cerebrali profonde).